COS’è la piramide olfattiva?

Iniziamo l’anno nuovo da zero. Dal profumo.

Quello che succede spesso a chi non è abituato a parlare di profumi è un senso generalizzato di inadeguatezza. Anche io all’inizio rimanevo affascinata ma perplessa dal modo con cui i profumi vengono spiegati con una specie di poesia.

Ma non è proprio questo il regalo magico del senso dell’olfatto? Così animalistico e sublime al tempo stesso: si coglie a livello subliminale (non con la corteccia cerebrale, laddove si elaborano i pensieri logici e le esperienze cognitive) ma con l’amigdala, una ghiandola che “reagisce” inconsciamente agli impulsi esterni.

L’amigdala

L’amigdala è posizionata all’interno del cervello e scansiona il nostro ambiente per vedere se ci sono pericoli. È stata selezionata dall’evoluzione umana per reagire in tempi rapidissimi a un pericolo, prima ancora che la corteccia cerebrale se ne renda conto. Per questo quando ci bruciamo per sbaglio con una fiamma, subito ritraiamo la mano, senza nemmeno accorgercene: è l’amigdala in questi casi prende il sopravvento e reagisce senza nessuna base logica. La reazione è automatica e nasce da un bisogno di auto-preservazione.

L’amigdala ci fa rispondere a segnali istintuali (per esempio in generale risponde a serpenti, insetti, visi umani arrabbiati etc.) ma soprattutto risponde alla memoria emotiva, usando il sistema associativo.

La lingua delle emozioni

E per questo che l’olfatto è il linguaggio delle emozioni e dei ricordi, perché l’amigdala risponde automaticamente agli impulsi esterni, come gli odori.

Siccome la corteccia cerebrale e l’amigdala usano linguaggi completamente diversi, certe volte non ti rendi nemmeno conto consciamente perché una cosa ti faccia istintivamente paura o provochi automaticamente delle belle sensazioni. Le informazioni dell’amigdala non contengono parole, ma vengono create con suoni, immagini, odori, etc. per questo certe volte abbiamo delle sensazioni positive o negative senza una vera ragione logica.

Cos’è un accordo in profumeria?

Come si fa a descrivere un profumo? Come si fa a mettere d’accordo la parte più intuitiva del nostro cervello con quella analitica? Agiamo per similitudini e così le singole note olfattive sono come i tasti di un pianoforte: ogniuno una nota. Insieme formano un accordo.

Anche se esistono anche profumi composti da una sola nota, di solito i profumi sono accordi. Proprio come se fosse una sonata al pianoforte.

E la piramide olfattiva?

Il concetto di piramide olfattiva sembra complesso, ma non è difficile, è solo un modo per descrivere un profumo su tre livelli di note: le note di testa, le note di cuore e le note di base.

Per me è come quando incontriamo una persona per la prima volta: il primo impatto è il momento in cui abbiamo una prima impressione “a pelle”, il momento dell’incontro in cui abbiamo l’esperienza vera e andiamo al cuore del momento e poi quello che rimane, il ricordo forse, l’impressione più profonda del primo impatto, mescolato all’incontro e a quello che ci ha lasciato.

1. Note di Testa: Il primo impatto

Le note di testa sono le prime che percepisci e rappresentano un po’ il primo impatto che abbiamo con qualcuno. Queste note iniziali sono spesso fresche e leggere, progettate per catturare immediatamente l'attenzione. Un esempio? Fragranze agrumate come limone, arancia e bergamotto sono comuni nelle note di testa. Preparano il terreno per una transizione più profonda.

2. Note di Cuore: Il momento dell’incontro

Subito dopo aver avvertito le note di testa, emergono le note di cuore. Queste rappresentano il momento in cui si “incontra” realmente il profumo e definiscono il carattere della fragranza. Ingredienti come fiori (rosa, gelsomino) e spezie (cannella, cardamomo) sono spesso presenti nelle note di cuore. Questa è la fase in cui il profumo sviluppa la sua vera essenza.

3. Note di Base: Quello che rimane

Infine, le note di base sono la parte più persistente del profumo: sono un po’ quello che ci rimane dopo aver incontrato qualcuno per la prima volta. Sono solitamente più solide e durature e danno profondità al profumo. Note comuni di base includono vaniglia, legni ambra.

Nel prossimo blog parleremo degli accordi aromatici. Iscriviti alla nostra newsletter su questa pagina per sapere quando verrà pubblicato il prossimo blog 

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